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Elementi per una critica dei rapporti sociali di produzione

Una volta raggruppate organicamente le conseguenze provenienti dalle argomentazioni (sviluppate in note precedenti) riguardanti i concetti di proprietà-autorità, del pressapochismo servile, del rapporto estetico con la tecnica, del rapporto arte-vita e della cultura dogmatica come strumento di conservazione ufficiale per la struttura economica-sociale in atto, nasce il forte sospetto di come il nocciolo della questioneContinua a leggere “Elementi per una critica dei rapporti sociali di produzione”

La funzione di tutela delle norme giuridiche propria del moralismo filisteo

Il moralismo è quell’atteggiamento verso gli altri uomini con cui si giudicano i comportamenti individuali sulla base di un senso astratto di giustizia condito coi concetti assoluti del bene e del male, del giusto e dello sbagliato i quali perlopiù derivano da una concezione finalistica dell’esistenza nel viver la quale è implicita l’esigenza di collaborareContinua a leggere “La funzione di tutela delle norme giuridiche propria del moralismo filisteo”

L’estetica come forza resistente e restauratrice

Che l’estetica sia una forza volontariamente resistente al cambiamento economico-sociale per l’uscita delle masse popolari dallo stato di subalternità e favorevole all’inasprimento delle condizioni gerarchico-autoritarie fondate sulla proprietà dei mezzi di produzione ci viene indicato dal fatto che la bellezza è assolutamente ciò che di meno democratico possa esistere nel mondo umano assieme alla forzaContinua a leggere “L’estetica come forza resistente e restauratrice”

Riguardo all’estetica come parte del problematico rapporto tra arte e vita

Se l’espressione artistica del momento estetico è riconoscibile come forza storica operante in maniera soffice nel mondo reale a livello culturale (all’opera, al teatro, al cinema, nella letteratura, etc) per celebrare l’egemonia in atto per il tramite di ciò che è stato, lo stesso non si dica per la repressione estetica del momento critico –Continua a leggere “Riguardo all’estetica come parte del problematico rapporto tra arte e vita”

Etica ed estetica nel rapporto dialettico contemporaneo

E’ poi mai così strano che, avendo la società industriale posto la massa di necessità imprescindibili (cibo, acqua, riparo e cura della persona) in garanzia relativa e sublimato la tensione all’espansione economica nella ricerca del bello, ciò che in altre parole può intendersi come l’aver posto nell’aderenza a questo fine la razionalità o meno deiContinua a leggere “Etica ed estetica nel rapporto dialettico contemporaneo”

Egoismo, altruismo

Una delle pagliacciate più ridicole della propaganda confindustriale genocida è quella di porre l’accento su un particolare aspetto della liturgia cattolica ovvero la distinzione tra il fedele illuminato dalla grazia che vaccinandosi prende a cuore come propri gli interessi altrui e la pecorella smarrita la quale invece scegliendo di non iniettarsi in vena una brodagliaContinua a leggere “Egoismo, altruismo”

L’allegoria sportiva nel governo dei fedeli

Nonostante la classe dirigente nutra se stessa e le masse popolari del fatto che ciò che è reale è razionale – la pillola di idealismo più conveniente fatta sopravvivere alle devastazioni del novecento affinchè le masse popolari nella realtà dei fatti concreti siano ancora anche oggi determinate ad intendere ogni norma giuridica ed ogni direttivaContinua a leggere “L’allegoria sportiva nel governo dei fedeli”

Sui confini nazionali e la guerra

Appreso dunque con i metodi della prassi storicista che i confini nazionali sociologicamente non sono altro che la formalizzazione del limite geografico entro il quale lo sfruttamento dei poveri di un’area non porta a conseguenze catastrofiche (tipo bastiglia 89 o pietrogrado 17), la guerra si configura conseguentemente come il tentativo dei ricchi di attenuare laContinua a leggere “Sui confini nazionali e la guerra”

La retorica dell’eccellenza come legittimazione del monopolio

Cosa stanno ad indicare i continui richiami ad un’inarrivabile capacità pratico-produttiva appartenente agli elementi operativi e di conseguenza a quelli dirigenti abitanti la penisola? O meglio, che cosa si cela dietro al fatto che per essere credibili in ambito lavorativo (e quindi sociale) non c’è altro modo se non quello di presentarsi come esponente diContinua a leggere “La retorica dell’eccellenza come legittimazione del monopolio”