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Elementi per una critica dei rapporti sociali di produzione

Una volta raggruppate organicamente le conseguenze provenienti dalle argomentazioni (sviluppate in note precedenti) riguardanti i concetti di proprietà-autorità, del pressapochismo servile, del rapporto estetico con la tecnica, del rapporto arte-vita e della cultura dogmatica come strumento di conservazione ufficiale per la struttura economica-sociale in atto, nasce il forte sospetto di come il nocciolo della questioneContinua a leggere “Elementi per una critica dei rapporti sociali di produzione”

Effetti a lungo termine della restaurazione borbonica

Essendo il popolo tedesco erede della filosofia classica tedesca e avendo quello francese con la rivoluzione dell’89 tradotto quei termini filosofici in termini politici è possibile che i motivi per i quali le quistioni di razza furono confuse con quelle di classe dal nazionalsocialismo e dall’hitlerismo – nei metodi e nella risolutezza accostabili ad unContinua a leggere “Effetti a lungo termine della restaurazione borbonica”

Un caso di successo relativo al problema della lingua nazionale

Il più delle volte è complicato riuscire ad esprimere in lingua italiana ciò che realmente si vuole intendere a causa dell’assenza di termini universalmente comprensibili che riescano a trasmettere impressioni ed emozioni e per il tipo di sintassi fortemente stilizzata che ostacola fluidità e semplicità di discorso; è un antico problema di genesi e diContinua a leggere “Un caso di successo relativo al problema della lingua nazionale”

La funzione di tutela delle norme giuridiche propria del moralismo filisteo

Il moralismo è quell’atteggiamento verso gli altri uomini con cui si giudicano i comportamenti individuali sulla base di un senso astratto di giustizia condito coi concetti assoluti del bene e del male, del giusto e dello sbagliato i quali perlopiù derivano da una concezione finalistica dell’esistenza nel viver la quale è implicita l’esigenza di collaborareContinua a leggere “La funzione di tutela delle norme giuridiche propria del moralismo filisteo”

La retorica dell’eccellenza come legittimazione del monopolio

Cosa stanno ad indicare i continui richiami ad un’inarrivabile capacità pratico-produttiva appartenente agli elementi operativi e di conseguenza a quelli dirigenti abitanti la penisola? O meglio, che cosa si cela dietro al fatto che per essere credibili in ambito lavorativo (e quindi sociale) non c’è altro modo se non quello di presentarsi come esponente diContinua a leggere “La retorica dell’eccellenza come legittimazione del monopolio”

Wall street (1987, regia di Oliver Stone)

A 35 anni di distanza dall’uscita nelle sale, accanto alla ricostruzione realistica del modo di condurre gli affari finanziari – in quegli anni ritenuta ovviamente complottista dalla massa filistea di perbenisti privilegiati – rimane impressa la frase che il padre Carl Fox (Martin Sheen) rivolge al figlio Bud (Charlie Sheen) quando, terminato il confronto traContinua a leggere “Wall street (1987, regia di Oliver Stone)”

Il linguaggio come espressione culturale: colpa e responsabilità

L’utilizzo di un termine piuttosto che dell’altro con l’intento di attribuire a qualcuno o qualcosa il nesso principale di causa-effetto per una particolare situazione in esame, oltre che ad un certo meccanicismo ingenuo e primitivo, rivela anche e soprattutto la fondamentale concezione del mondo (metafisico/dogmatico/finalista vs realista/critico/progressista) che l’individuo sostiene a fondamento della propria prassi.

12 Anni schiavo (2013, regia di Steve McQueen)

Ad una prima visione ciò che rimane più impresso nella memoria è la risoluta capacità di autori, registi e attori nel portare alla luce aspirazioni, ambizioni e desideri alla base del volontarismo e dell’attivismo positivista permeante le famiglie protestanti di metà 800 che reagiscono ai temi della grazia e della predestinazione eliminando dalla società iContinua a leggere “12 Anni schiavo (2013, regia di Steve McQueen)”